Tienimi con te per sempre by Jodi Ellen Malpas

autore:Jodi Ellen Malpas [Malpas, Jodi Ellen]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton
pubblicato: 2018-10-02T18:00:00+00:00

Capitolo 31

«Devi dormire».

«Voglio che tu finisca il lavoro che hai iniziato in ufficio». Vedo il fuoco nel suo sguardo, è carico di passione. Sorrido tra me e me, mi fa male ammetterlo ma ha bisogno di riposare. Sto pretendendo troppo da lei. «A letto».

Mi guarda mentre ci incamminiamo lentamente verso le scale, leggo pensieri perversi in quegli occhi scuri e intensi. «Voglio fare un bagno».

«Gesù, Ava, hai intenzione di mandarmi al manicomio?». Sento la pelle bagnata e scivolosa, e non mi aiuta affatto.

Ridacchia e mi appoggia la testa su un bicipite, i suoi passi si fanno più stanchi mentre saliamo gli ultimi gradini. «Mi puoi lavare la schiena».

«Sei diabolica». Appena entriamo in bagno guardo l’enorme vasca in marmo e provo un odio profondo. Si sentirà sicuramente persa lì dentro, tutta sola. Magari potrei farle compagnia, sarò in grado di uscire di lì senza toccarla, se resto seduto a debita distanza.

«È enorme». Si allontana e apre il rubinetto, prende un flacone di bagnoschiuma dalla sponda e se la porta sotto il naso, annusa e ne versa una dose generosa nell’acqua corrente.

«Ci piace fare il bagno». Vado verso la grande sedia bianco panna nell’angolo e mi accomodo. «Sei stata tu a sceglierla».

Osserva compiaciuta la grande vasca e mormora tra sé: «Devo ammettere che mi piace molto».

«Anche a me, soprattutto quando ci sei dentro».

Si ferma a guardare il livello dell’acqua che sale. «Hai intenzione di restare seduto a fissarmi?». Sfila il prendisole dalla testa per poi togliere anche la biancheria intima. Dannazione.

Mi appoggio contro lo schienale, cercando di controllare ogni singolo muscolo che freme dalla voglia di farla mia. Mi sta provocando. «Ava, non scherzare».

Appoggia il mento su una spalla e mi guarda con la coda dell’occhio. Sono felice di notare che la mia tentatrice mostra i segni di un ritorno ai soliti modi di fare. Di contro, l’agonia provocata dall’impossibilità di non poterne approfittare è devastante. «Voglio che ti immergi con me».

«Non so se riuscirò a resistere».

«La scorsa notte non pareva importarti».

Mi strofino il viso con le mani e cerco di controllarmi con tutte le forze. Mi desidera. «Stai esagerando».

«Va tutto bene». I suoi occhi castano scuro, vispi e luccicanti, sembrano rispecchiare il desiderio che prova, il senso di godimento è incontenibile, eppure… devo resistere.

Scuoto il capo perché non riesco a dire di no usando le parole, incrocio le braccia contro il petto.

«Fai come vuoi». Si stringe nelle spalle nude ed entra nella vasca che continua a riempirsi.

Non sono felice. Comunque sia, non posso privarmi del piacere di guardarla. Ammirarla. Di pensare a quanto la amo. Tanto. Anche in questo periodo in cui non riesce ancora a deambulare come si deve ha mantenuto le movenze aggraziate. La sua bellezza soave mi ha colpito dal momento in cui è entrata nel mio ufficio. Lei è, semplicemente, la persona più affascinante che abbia mai conosciuto. E mi appartiene. Stupenda ed elegante, con un briciolo di insolenza. Giro la testa mentre continuo ad ammirarla in silenzio. Un briciolo di insolenza? Affatto, se si considera la sua boccaccia.

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